“Geraci 2.0 – Una città in transizione” è il titolo di un concorso di idee che sarà lanciato entro la fine di settembre dalla città di Geraci Siculo sulla base di un protocollo d’intesa siglato recentemente con l’Ordine degli Architetti PPC di Palermo. È al lavoro un comitato composto da quattro architetti – nominati dall’amministrazione e dall’Ordine – per definire i termini specifici che saranno poi oggetti di analisi e confronto in assemblee pubbliche e workshop. L’obiettivo è definire una strada per interventi di disegno urbano, per il paesaggio e le infrastrutture del centro che si colloca nelle Madonie: borgo con forte impronta medievale che persegue la strada della condivisione delle strategie con altri Comuni dell’area per costruire una sorta di Città a rete Madonie-Termini Imerese.
Il ruolo attivo dell’Ordine di Palermo in questo passaggio nasce dalla convinzione dell’utilità dello strumento del concorso, come sostiene il presidente Franco Miceli: “Da sempre per il raggiungimento della qualità dell’architettura auspichiamo la strada dei concorsi, battuta da anni nel resto d’Europa ma che stenta a decollare nel nostro paese e in Sicilia. La giunta di Geraci Siculo ha accettato la sfida, sperando che altre amministrazioni la seguano per affermare il concorso quale scelta strategica prioritaria per la progettazione delle opere pubbliche”.
Il concorso assume un ruolo particolarmente significativo perché il Comune di Geraci Siculo sta per varare il Programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018 e la revisione del Prg: un’ottima occasione per proporre alla discussione le potenzialità di sviluppo del territorio. Entro il mese di dicembre sarà operata la selezione delle proposte presentate e saranno proclamati i vincitori. 4mila euro il premio per il progetto vincente di ogni linea di intervento.

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