Aprire una stagione di interventi sul patrimonio edilizio esistente per ridurre i consumi energetici, migliorare la qualità e la sicurezza degli edifici e del territorio, dare ossigeno all’edilizia. È questo il senso delle proposte messe a punto in Emilia Romagna dalla Federazione regionale degli architetti assieme alle strutture regionali di Ance e Legambiente e presentate recentemente alla Regione.
Il cuore della riflessione è, infatti, la necessità di definire strategie di riqualificazione urbana che, secondo i tre proponenti, devono focalizzare alcune linee precise. In primo luogo la necessità di indirizzare i fondi europei di programmazione su progetti di riqualificazione anche del patrimonio edilizio privato, ma anche la definizione di esperienze pilota di interventi su interi quartieri o condomini, con l’obiettivo di superare le difficoltà derivanti dalla frammentazione della proprietà. Il documento attira l’attenzione anche sulla necessità di stanziare i fondi necessari per rispondere alle richieste di detrazioni per ristrutturazioni e di applicare – da parte dei Comuni – incentivi per chi avvia ristrutturazione. Da ultimo uno dei temi più caldi anche a livello nazionale: la semplificazione delle procedure amministrative di riqualificazione garantendo la qualità progettuale.

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